Il saggio tenta di rispondere a questa domanda: la morte di un animale da compagnia da un punto di vista religioso.
Si parte dal presupposto che anche gli animali abbbiano un'anima, estrapolando dalle Sacre Scritture quanto necessario per avvalorare la tesi, focalizzandosi sull'eternità della anima quanto un essere umano. Passando per esempi "illustri", si comincia ad affrontare la perdita di un animale da affezione in genere, arrivando a ipotizzare una vita dopo la vita.
Questo è il tema attorno a cui si sviluppano le poco meno di cento pagine di cui è composto il saggio.
Il volume è articolato su quattro grandi aree tematiche.
La prima presuppone, attraverso lo studio delle scritture, l'esistenza di una vita pre terrena per gli animali, ancor prima che essi nascano.
La seconda tratteggia il rapporto che gli animali hanno nel corso della loro vita con l'uomo.
La terza, prova a creare un ponte fra l'uomo e gli animali nel momento della loro morte, cercando di aiutare chi si trova, suo malgrado, a dover affrontare il lutto.
La quarta e ultima ipotizza, ancora con l'aiuto delle scritture, la possibilità di una vita dopo la vita come per l'uomo, anche per gli animali che ci accompagnano nel nostro cammino.
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